Ricordati di dimenticare la paura. Un manuale... per vincere le Olimpiadi
Posted on January 12, 2015 in Recensioni
Niccolò Campriani è un giovane tiratore di carabina. Un predestinato. E, infatti, alle ultime Olimpiadi di Londra ha vinto una medaglia d'oro e una d'argento. Ma avere talento non basta e Niccolò, per arrivare ad essere il migliore, è passato dal suo personale inferno. Il suo cammino, quel percorso che “fa di un atleta un uomo felice” lo descrive in “Ricordati di dimenticare la paura”: una biografia, parziale quanto può esserla quella di un ragazzo di 27 anni, onesta e sincera. La sua lettura mi ha letteralmente assorbito per due giorni. E mi ha insegnato tanto.
“Questa è la pedana. Questo è il mirino. E quel cerchio che continua a spostarsi lì dentro è il bersaglio. Mi chiamo Niccolò. Faccio il tiro a segno, e questo è il momento più importante della mia vita” (dal capitolo XVIII, Sono solo sessanta colpi).
“La gente non sa molto del tiro a segno. Pensa che sia qualcosa di simile alle freccette del pub. E invece è uno sport feroce, che divora, che distrugge esistenze intere. La gente non sospetta neanche lontanamente quanto sia brutale, e definitivo nei verdetti che emette, e violento” (dal capitolo I, Pechino 2008).
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